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Il volume analizza caratteri e modi di esercizio della professione notarile a Milano nel XVIII secolo sotto un duplice profilo: da un lato si approfondisce la dimensione "privata" del notaio, artefice della ricchissima documentazione conservata presso l'Archivio di Stato milanese, in costante contatto con la clientela che si affida alle sue competenze per molteplici esigenze; dall'altro si individua il ruolo "pubblico" del notaio al servizio di importanti istituzioni della Lombardia austriaca, come la magistratura dei redditi e le altre che popolano la scena giurisdizionale coeva e la curia arcivescovile, centri di potere e di forti interessi economici per la gestione dei quali era indispensabile il ricorso alla figura del notaio.